Andalusia Gravel Adventure
A partire da € 2.950,00
Difficoltà:
Durata: 8 giorni – 7 notti | Dall’8 al 15 novembre 2025
Con guida

Andalusia Gravel Adventure

C’è un’Andalusia che sa di libertà, di vento dell’oceano e di strade sterrate che attraversano distese di ulivi e riserve naturali.
È quella che scoprirai pedalando con noi: un viaggio gravel indimenticabile, un anello che parte e ritorna a Siviglia, attraversando luoghi che racchiudono l’essenza più vera del sud della Spagna.

Otto giorni di avventura e scoperta, con la giusta dose di fatica e tanta soddisfazione. Non solo chilometri da macinare, ma esperienze da vivere con lentezza, tra una pedalata sulla battigia dell’Atlantico e un bicchiere di sherry in una bodega storica.

Cosa ti aspetta?
Partiremo da Siviglia, cuore pulsante dell’Andalusia, e pedaleremo verso El Rocío, un villaggio fuori dal tempo, con le strade di sabbia e i cavalli legati ai pali al posto delle auto. Poi giù verso l’oceano, dove ci aspetta una tappa che non dimenticherai mai: 40 km sulla spiaggia, pedalando sulla battigia durante la bassa marea, tra il rumore delle onde e il profumo di salsedine.

Arriveremo a Sanlúcar de Barrameda, patria della manzanilla e delle tapas sul lungomare, per poi spostarci verso Cadice, città di mare tra le più antiche d’Europa, con il suo centro storico vivace e il tramonto sul porto. Da lì ci inoltreremo nell’entroterra per raggiungere Jerez de la Frontera, terra di vini e flamenco, per poi concludere il loop rientrando verso Siviglia.

Ma il viaggio non finisce con l’ultima pedalata: resteremo due notti a Siviglia, per goderci la città senza fretta. Passeggeremo tra la Cattedrale e l’Alcázar, ci perderemo nei vicoli del Barrio de Santa Cruz, assaggeremo il meglio della cucina andalusa e, la sera, ci lasceremo travolgere dalla magia di uno spettacolo di flamenco.

Perché novembre è il momento giusto?

Perché qui l’inverno non esiste davvero: le temperature oscillano tra 11 e 20 gradi, il cielo è spesso terso, l’aria è secca e le giornate sono perfette per pedalare.
Zero afa, pochi turisti, solo te, la bici e l’Andalusia più autentica.

Un’avventura gravel senza pensieri

Pensiamo noi a tutto:
Trasporto bagagli
Assistenza meccanica e logistica
Tracce GPS e guide esperte
Selezione degli alloggi tra piccoli hotel e strutture tipiche
E soprattutto... tanta passione per farti vivere la migliore esperienza possibile

Tu devi solo portare la tua voglia di pedalare e di scoprire.

A chi è adatto?

A chi ama il gravel e i viaggi attivi, ma senza l’ansia della prestazione.
Non servono gambe da professionista, basta essere abituati a stare in sella diverse ore e avere voglia di godersi la strada, i panorami e la compagnia.

 

Riepilogo tappe del loop

Siviglia → El Rocío
El Rocío → Sanlúcar de Barrameda (pedalata sulla battigia)
Sanlúcar de Barrameda → Cadice
Cadice → Jerez de la Frontera
Jerez de la Frontera → Utrera → Siviglia (bus o treno finale)
Siviglia: visita città, spettacolo di flamenco o pedalata a Carmona

 

Ti senti già lì?
La sabbia sotto le ruote, il profumo del jamón, la voce graffiante del cantaor che riempie la notte di Siviglia.
Se questa è l’avventura che cerchi, unisciti a noi.

Posti limitati – contattaci per informazioni e prenotazioni!

Scopri le tappe

Giorno 1
Arrivo a Siviglia: Benvenuti in Andalusia

L’avventura comincia a Siviglia, cuore vibrante dell’Andalusia. Dopo il viaggio e il trasferimento in hotel, ci sistemiamo nelle camere e ci prendiamo il tempo per rilassarci o fare una prima passeggiata per il centro.

La città ci accoglie con le sue strade piene di vita, le piazze animate e il profumo di tapas e jamón che si diffonde dai bar. Se hai voglia di sgranchirti le gambe, puoi fare un giro tra la Cattedrale, la Giralda e il quartiere di Santa Cruz, o semplicemente sederti in una terrazza e iniziare a respirare l’aria calda e vivace del sud della Spagna.

La sera entriamo subito nel cuore della cultura andalusa:
ci spostiamo nel caratteristico Mercato di Triana, uno dei quartieri più autentici e popolari di Siviglia, sulle sponde del fiume Guadalquivir. Qui ci attende uno spettacolo di flamenco intenso e travolgente, tra chitarra, canto e il ritmo battente del taconeo.
Non è solo uno show, è passione pura, l’anima dell’Andalusia che prende forma davanti ai nostri occhi.

Dopo lo spettacolo, cena tipica sevillana in una taverna del quartiere, con piatti della tradizione: salmorejo, jamón ibérico, pescaíto frito, e magari un bicchiere di fino per iniziare al meglio questa settimana di pedalate e scoperte.

Rientro in hotel e prima notte a Siviglia, con già il sapore dell’Andalusia nel cuore.

 

Highlights della giornata:

Arrivo a Siviglia e sistemazione in hotel
Tempo libero per esplorare il centro e i suoi monumenti
Spettacolo di flamenco al Mercato di Triana
Cena tipica andalusa in una taverna del quartiere

Giorno 2
Tappa 1 – Siviglia / El Rocío

Il nostro viaggio inizia nel cuore pulsante dell’Andalusia, Siviglia, ma bastano pochi chilometri per lasciarsi alle spalle il traffico e tuffarsi in un paesaggio completamente diverso. Appena fuori città, il rumore si spegne e iniziamo ad addentrarci in quella che sarà la nostra compagna di viaggio per oggi: la campagna andalusa, fatta di distese di ulivi, sentieri di terra rossa e orizzonti che sembrano non finire mai.

Il percorso è scorrevole, su strade secondarie e tratti sterrati, con un dislivello dolce che ci permette di trovare il nostro ritmo, senza strappi impegnativi. Le gambe iniziano a scaldarsi, ma il profumo della vegetazione e il sole di novembre ci fanno subito entrare nel mood giusto.

A metà strada ci immergiamo nei paesaggi del Parco Naturale di Doñana, una delle riserve più importanti d’Europa, famosa per le sue distese sabbiose, i boschi di pini e la ricca fauna selvatica. Qui la bici gravel è nel suo habitat naturale: il fondo sterrato è compatto e scorrevole, e la sensazione di libertà è totale.

El Rocío appare all’improvviso, come un miraggio. È un luogo unico, un villaggio dove le strade sono di sabbia e sembra di essere catapultati in un film western. Le case basse e bianche, le chiese, i cavalli legati davanti ai bar: tutto qui racconta tradizione e devozione, soprattutto per la celebre Romería del Rocío, una delle feste religiose più sentite di tutta la Spagna.

Dopo aver lasciato le bici, ci concediamo una passeggiata tra le strade polverose e, magari, una birra fresca con qualche tapa in uno dei bar caratteristici. La sera, cena tipica andalusa con specialità locali e relax, perché domani ci aspetta una delle tappe più iconiche del viaggio.

Fondo: 70% sterrato scorrevole – 30% asfalto
Difficoltà: Facile, ideale per scaldare le gambe e prendere confidenza con il terreno.

Giorno 3
El Rocío / Sanlúcar de Barrameda

Questa è la tappa che non dimenticherai mai. Una di quelle giornate che racconti agli amici per anni, perché pedalare sulla battigia dell’Oceano Atlantico non capita tutti i giorni.

Lasciamo El Rocío tra il fruscio della sabbia sotto le ruote e ci inoltriamo subito nel cuore del Parco Nazionale di Doñana, uno degli angoli più selvaggi e protetti d’Europa. L’atmosfera è surreale: ampi spazi aperti, dune basse, macchia mediterranea e, se siamo fortunati, qualche daino o fenicottero lungo il percorso.

Dopo i primi chilometri tra sterrati e piste battute, ecco il momento clou della giornata: l’ingresso sulla spiaggia.
Grazie alla bassa marea, ci troviamo a pedalare per quasi 40 km direttamente sulla battigia, con l’oceano da un lato e le dune dall’altro.
Il fondo è compatto e sorprendentemente scorrevole, l’aria è salmastra, il vento ti accarezza il viso, e ogni tanto qualche gabbiano prende il volo davanti a noi.
Un’esperienza che dà una sensazione di libertà assoluta: tu, la bici e il mare.

Dopo questa cavalcata lungo la costa, raggiungiamo Sanlúcar de Barrameda, una città vivace e famosa per la sua cucina e i suoi vini.
Qui ci aspetta il meritato riposo, magari con una manzanilla fresca e un piatto di gamberi di Sanlúcar, specialità locale da non perdere.

La serata sarà l’occasione per assaporare la vera atmosfera andalusa, tra le piazze animate e le taverne affacciate sul Guadalquivir.

 

Highlights della tappa:
40 km sulla battigia dell’Oceano Atlantico, esperienza unica
Attraversamento del Parco Nazionale di Doñana
Arrivo a Sanlúcar, patria della manzanilla e della cucina di mare

Fondo: 60% spiaggia battuta – 40% sterrato/compatto
Difficoltà: Facile, ma attenzione a vento e marea (esperienza indimenticabile se affrontata con il giusto spirito).

Giorno 4
Sanlúcar de Barrameda / Cadice

Dopo l’esperienza unica della spiaggia, questa tappa ci porta lungo la costa andalusa verso Cadice, la "Tacita de Plata", una delle città più antiche d’Europa, adagiata su una sottile lingua di terra protesa nell’Atlantico.

Partenza rilassata da Sanlúcar, con i primi chilometri su strade secondarie e qualche tratto sterrato che scorre tra campi coltivati e piccole aziende agricole. L’oceano è spesso visibile in lontananza e l’aria profuma di sale. Il percorso è ondulato, con brevi saliscendi che movimentano la pedalata, ma nulla di troppo impegnativo: perfetto per sciogliere le gambe dopo l’adrenalina della battigia.

Avvicinandoci alla costa, iniziamo a respirare il carattere marinaro di questa parte dell’Andalusia. Passiamo per Rota, località di mare conosciuta per le sue spiagge dorate e il piccolo porto, dove il tempo sembra rallentare. Qui possiamo fare una breve sosta per un caffè o una bibita vista oceano.

Gli ultimi chilometri ci accompagnano verso Cadice, con l’ingresso che è già spettacolo: la città sembra galleggiare sull’acqua, circondata dal blu intenso dell’Atlantico. Entriamo nel centro storico attraversando il ponte che collega la terraferma alla penisola su cui sorge la città vecchia.

Qui l’atmosfera cambia: strade strette lastricate, piazze luminose e palazzi che raccontano secoli di storia. Il porto, le torri di avvistamento, la Cattedrale dorata che domina la skyline... ogni angolo di Cadice è uno scorcio da fotografare.

Nel pomeriggio, tempo libero per esplorare: una passeggiata lungo il Campo del Sur, il lungomare battuto dal vento, oppure una sosta in una delle tante taverne per assaggiare il "pescaíto frito" e qualche calice di vino locale.
La sera, magari, un tramonto dal Castello di San Sebastián: il sole che si tuffa nell’oceano sarà la chiusura perfetta di questa giornata.

 

Highlights della tappa:
Pedalata panoramica lungo la costa atlantica
Passaggio per Rota, piccolo gioiello di mare
Arrivo spettacolare a Cadice, città di storia e luce

Fondo: 70% asfalto – 30% sterrato compatto
Difficoltà: Facile, con qualche ondulazione, ma tutta da godere.

Giorno 5
Cadice / Jerez de la Frontera

Dopo il risveglio con la brezza dell’Atlantico e una passeggiata tra le viuzze di Cadice, riprendiamo la nostra avventura lasciandoci il mare alle spalle. Oggi ci dirigiamo verso l’entroterra, direzione Jerez de la Frontera, terra di vigneti, cantine e flamenco.

Partiamo da Cadice pedalando lungo la costa della baia, con le onde ancora a farci compagnia. I primi chilometri sono facili e scorrevoli, su strade secondarie e piste ciclabili, fino ad attraversare il Parque Natural Bahía de Cádiz, un’area di saline e canali dove spesso si avvistano fenicotteri e aironi.

Lasciata la costa, il paesaggio cambia: ci inoltriamo tra dolci colline e distese di vigneti, dove nascono alcuni dei vini più famosi di Spagna. Le strade diventano più ondulate, ma le salite sono morbide e pedalabili. Perfetto per godersi il panorama e assaporare il ritmo lento della campagna andalusa.

Dopo circa 65 km, arriviamo a Jerez de la Frontera, una città elegante, famosa nel mondo per il vino sherry e per essere una delle culle del flamenco.
Ci sistemiamo in hotel e, nel pomeriggio, avremo tempo per visitare una delle storiche bodegas, dove potremo scoprire i segreti del fino e dell’amontillado, i celebri vini di Jerez.
E per chi vuole, magari un salto in un tablao per assistere a una prova di flamenco, dove il battito delle mani e il suono dei tacchi ci faranno entrare davvero nello spirito andaluso.

Cena tipica tra tapas, carne alla griglia e, ovviamente, un bicchiere di sherry per brindare alla tappa di oggi.

 

Highlights della tappa:

Pedalata lungo la Baia di Cadice
Attraversamento del Parque Natural Bahía de Cádiz, tra saline e fenicotteri
Colline e vigneti, cuore della zona dello sherry
Arrivo a Jerez de la Frontera: visita in bodega e atmosfera flamenco

Fondo: 80% asfalto – 20% sterrato compatto
Difficoltà: Facile/Moderata – Chilometraggio maggiore, ma dislivello dolce e pedalabile.

Giorno 6
Jerez de la Frontera / Los Palacios y Villafranca

L’ultima tappa in sella chiude il cerchio del nostro viaggio, riportandoci verso Siviglia attraverso la campagna andalusa, tra vigneti, ulivi e strade rurali dal fascino autentico.

Partiamo da Jerez con il ritmo rilassato di chi sa che è l’ultima pedalata, ma senza fretta di arrivare. I primi chilometri scorrono tra colline dolci e distese di campi coltivati, con le tipiche aziende agricole andaluse a farci compagnia.
Il fondo è prevalentemente asfaltato, con alcuni tratti di strade bianche scorrevoli. Salite brevi e leggere, giusto il minimo per non farci dimenticare che siamo in viaggio in bici.

A ogni pedalata ci avviciniamo a Los Palacios y Villafranca, piccolo centro rurale circondato da campi e serre, noto per l’agricoltura e per la sua semplicità autentica.
Qui termina il nostro percorso in sella: carichiamo le bici sul mezzo di supporto e saliamo a bordo di un bus privato, che in circa 30 minuti ci riporta a Siviglia.

Arrivati in città, ci godiamo il resto della giornata senza pensieri, con tempo libero per passeggiare per il centro, fare shopping o rilassarsi in una terrazza con tapas e cerveza.
La sera, per chi vuole, possiamo brindare insieme in una taverna sevillana o lasciarci trasportare ancora una volta dal ritmo appassionato del flamenco, chiudendo il viaggio con l’anima piena di Andalusia.

 

Highlights della tappa:

Pedalata attraverso la campagna andalusa tra ulivi e vigneti
Arrivo a Los Palacios y Villafranca, tipico borgo rurale
Transfer comodo in bus privato per Siviglia
Pomeriggio libero a Siviglia per relax, visite o tapas

Fondo: 80% asfalto – 20% sterrato compatto
Difficoltà: Facile – Tappa scorrevole e senza difficoltà, perfetta per concludere il viaggio in bellezza.





 
Giorno 7
Siviglia tra Relax, Cultura o Ultima Pedalata

L’ultima giornata del nostro viaggio è pensata per essere vissuta a proprio ritmo, con due opzioni per chiudere l’avventura nel modo più personale e appagante.

 

Opzione 1 – Visita del centro di Siviglia

Per chi desidera rilassarsi e godersi l’atmosfera della città, questa è la giornata ideale per esplorare Siviglia senza fretta.
Passeggiamo tra la Cattedrale, la Giralda e l’Alcázar, attraversiamo il Barrio de Santa Cruz e ci concediamo qualche pausa nelle piazze e terrazze animate.
Ci sarà tempo per fare shopping o per gustare le ultime tapas prima di salutare questa città vibrante.

 

Opzione 2 – Pedalata a Carmona con visita guidata in bici

Per chi vuole ancora pedalare, proponiamo un’ultima escursione di circa 80 km andata e ritorno, su un percorso scorrevole e senza particolari difficoltà, attraverso la campagna andalusa.
Una guida locale in bici ci accompagnerà fino a Carmona, un antico borgo fortificato su una collina, ricco di storia e con panorami spettacolari sulle pianure sottostanti.
Ci sarà tempo per visitare il centro storico e godersi un caffè prima del rientro in città.

 

La sera – Cena di fine viaggio

Per concludere insieme questa settimana di avventura, ci ritroviamo per una cena speciale in un ristorante con vista panoramica su Siviglia, perfetta per brindare ai chilometri percorsi e ai ricordi condivisi.
Un’ultima serata per assaporare la cucina andalusa con piatti curati e gustosi, e rivivere insieme i momenti più belli di questo viaggio.

 

Highlights della giornata:

Mattina a scelta: visita del centro di Siviglia o pedalata guidata a Carmona (80 km A/R)
Esplorazione della Cattedrale, Giralda, Alcázar e Barrio de Santa Cruz
Escursione in bici tra la campagna andalusa e visita di Carmona
Cena finale con vista panoramica su Siviglia

Giorno 8
Saluti

Dopo una settimana intensa di pedalate, scoperte e momenti condivisi, è arrivato il momento di salutarci.

Ci ritroviamo per una colazione rilassata, l’occasione per scambiarci gli ultimi racconti, qualche risata.
Ripercorriamo con la mente i chilometri lungo la spiaggia, i profumi delle bodegas, le serate di flamenco e i panorami dell’entroterra andaluso, e ci accorgiamo che non torniamo a casa solo con gambe più allenate, ma con il cuore pieno di ricordi.

Dopo la colazione e i saluti, è tempo del rientro con la promessa di ritrovarsi presto per una nuova avventura sui pedali.

 

Highlights della giornata:

Colazione insieme e ultimi racconti di viaggio
Saluti finali tra compagni di avventura
Rientro verso le proprie destinazioni

Non attendere oltre

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